Mi ricordo che dopo il primo incontro, la mattina dopo mi sono svegliato ed ero un altro. Nonostante avessi fatto tantissime cose, ero libero. Non avevo preoccupazioni.
Chi percorre la strada della crescita personale da tempo sa quanto sia importante coltivare strumenti e intuizioni che guidano nel cambiamento. Eppure, anche nel cammino più profondo, c’è sempre spazio per una nuova prospettiva, un tassello che può arrivare da dove meno ce lo aspettiamo, da un allievo, da un cliente, o persino da una zia che fa le tagliatelle, portando con sé una saggezza preziosa.
Restare aperti a questi incontri significa davvero evolvere ed è proprio questo che Marco ha imparato a fare.
Lavora con il corpo da una vita.
Insegna yoga tutto l’anno, tiene corsi di reiki e sul respiro, ma qualcosa non gli tornava mai del tutto. Mancava un tassello.
"Facevo già queste cose qui, ma all’inizio volevo dimostrare che ce la facevo. L’altro stava bene perché io ero bravo"
Marco cercava la semplicità, una verità che fosse essenziale, diretta, spogliata dalle teorie.
E l’ha trovata dove non se l’aspettava: in un titolo provocatorio apparso quasi per caso sullo schermo del suo computer.
"C’era scritto ‘l’inganno della legge di attrazione’.
Quando ho letto ‘inganno’ ho detto: questo è vero."
Aveva già messo in discussione quella narrazione del “pensa positivo”.
Sapeva non essere abbastanza.
"Ho sempre sostenuto che l’attrazione avviene solo se il nostro stato interiore è in una certa posizione. Se c’è un pensiero negativo, ti frega. Se invece lo dici in modo puro, allora avviene. Quindi bisogna sempre lavorare su quel pensiero negativo che viene fuori. Appena ho visto il webinar ho detto: questo è mio."
Marco, certo era già abituato ad ascoltare il corpo attraverso il respiro, quindi è stato più naturale entrare nel Metodo, però ha avuto anche l’umiltà di mettersi in ascolto, di darsi una possibilità nonostante avesse tantissime competenze.
Grazie al Metodo ha ottenuto una nuova comprensione del suo lavoro e di sé stesso.
"Mi colpiva l’idea di ascoltare solo le sensazioni, senza badare al respiro. Alcuni non vogliono respirare, allora bisogna lavorare solo sul corpo."
Quello che prima generava invidia e confronto con altri operatori o insegnanti, adesso era la spinta per passare dalla competizione all’ispirazione, ha compreso che la chiave è lavorare su sé stessi, non pensare a ciò che gli altri fanno o dicono.
"Quando ho sentito Magrin è scattata l’invidia. Poi ho detto: no, io devo seguirlo. È stato un boom.
Il punto è proprio questo: lavorare su di sé. Il mondo cambia solo se cambiano le persone. Se cambiamo noi."

Mi chiamo Marco e insegno yoga, faccio trattamenti reiki e a volte tengo corsi sul respiro.
Lavoravo sul respiro e con il respiro si ascoltano le sensazioni, per me era fondamentale, ma volevo sviluppare un metodo che funzionasse anche senza il respiro, perché alcuni non vogliono farlo. C’è una resistenza, è difficile. Allora bisogna lavorare solo sulle sensazioni, senza badare al respiro.
Ho incontrato il Metodo per caso, me lo ricordo benissimo: ero al computer e sulla destra in alto è apparso “l’inganno della legge di attrazione”.
Quando ho letto “inganno” ho detto questo è vero, perché nelle esperienze che ho fatto ho discusso spesso con colleghi e allievi su come ce l’hanno insegnata.
Dai, pensa positivo! Ma io dicevo: non è possibile così.
Ho sempre sostenuto che l’attrazione avviene solo se il nostro stato interiore è in una certa posizione.
Se c’è un pensiero negativo, ti frega. Se invece lo dici in modo puro, allora avviene. Quindi bisogna sempre lavorare su quel pensiero negativo che viene fuori.
C’era una Masterclass di tre giorni e mi sono iscritto subito. Ho detto: questo è mio.
Come ho detto prima, lavoravo sul respiro e con il respiro si ascoltano le sensazioni. Per me era fondamentale. Ma volevo sviluppare un metodo che funzionasse anche senza il respiro, perché alcuni non vogliono farlo. C’è una resistenza, è difficile. Allora bisogna lavorare solo sulle sensazioni, senza badare al respiro.
Quando ho sentito Magrin è successo qualcosa. In passato, quando sentivo altri insegnanti che facevano le mie stesse cose, scattava l’invidia, la competizione. È scattato un attimo, poi ho detto: no, io devo seguirlo. È stato un boom. Se lui l’ha fatto, io devo seguirlo.
Mi ha colpito questa cosa di ascoltare il corpo e volevo svilupparla.
Un’altra cosa che mi ha stimolato tantissimo è quando l’idea del Metodo di dover cambiare il mondo con questo lavoro. Ed era anche il mio obiettivo: portarlo nel mondo, aiutare le persone. Facevo già queste cose, ma l’altra cosa bellissima è che stai bene aiutando gli altri. Gli altri siamo noi.
Io l’ho capito quando ho iniziato a fare i massaggi. All’inizio volevo dimostrare che ce la facevo. L’altro stava bene perché io ero bravo, ma quando ho cominciato con il massaggio, mi stupivo: finito il trattamento, io stavo benissimo. E lì ho accettato che stavo bene facendo stare bene gli altri.
Ora sono nella Mastery. Mi ha spinto il desiderio di lavorare sul corpo e su di me. Volevo risolvere le problematiche del mio lavoro e della vita. Una cosa importante è che bisogna lavorare su di sé.
In altri corsi ti danno l’attestato e sei “maestro”, ma non hai fatto un nulla su di te. Il punto è proprio questo: lavorare su di sé. Il mondo cambia solo se cambiano le persone. Se cambiamo noi.
Il cambiamento più grande che ho sentito è stato preoccuparmi meno delle cose, forse perché avevo davanti questa visione: portarlo nel mondo. Mi si è aperta una possibilità. Prima volevo fare qualcosa ma non riuscivo a metterlo su. Ho sentito il Metodo e ho detto: boom! A posto. Posso fare quello che voglio, quello che desidero. quello che desideravo.
È pazzesco.
Con il Metodo tutto si risolve nel corpo ed è semplice. Quello che mi ha colpito di Andrea Magrin è l’essenziale, la semplicità. L’ho sempre cercata. Più corsi ho fatto, più ho capito che tutto è semplice. Basta trasmettere questa semplicità. E quindi alle persone dico: se volete risolvere i problemi, l’unico modo è stare nel corpo. Seguire il Metodo. Mi ricordo che dopo il primo incontro, la mattina dopo mi sono svegliato ed ero un altro.
Nonostante avessi fatto tantissime cose, ero libero. Non avevo preoccupazione.
Cercavo soluzioni complesse quando desideravo solo semplicità
Avevo bisogno di dimostrare il mio valore attraverso il lavoro, aiutavo gli altri ma per sentire dirmi bravo
Vivevo il confronto con gli altri insegnanti come competizione
Accumulavo corsi e attestati, ma senza una vera trasformazione
Mi preoccupavo per tutto, non riuscivo ad avere la mia serenità
Ho capito che per cambiare il mondo devo lavorare su me stesso
Vivo con più leggerezza, mi preoccupo di meno
Ora so che posso portare il bene nel mondo, questo mi da uno scopo, una missione
Con il Metodo ho la serenità di realizzare tutto ciò che desidero
Ho scoperto che sto bene quando faccio stare bene gli altri
Nonostante l’invidia per gli altri maestri di crescita personale si è messo in ascolto
Ha applicato il Metodo, iniziando a lavorare sul corpo
Si è incastrato il più possibile e ha partecipato agli eventi dal vivo
È andato in profondità arrivando a capire perché la legge di attrazione non funziona se ci sono loop.
CASI STUDIO
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